COSA CI INTERESSA ANDANDO PER MARE ?
Ciao!
Ti
scrivo dopo aver letto e riletto parecchi dei tuoi articoli..belli,
interessanti, simpatici!
…Belle
le foto belle le immagini, belli gli argomenti e bello il modo e lo stile
in cui scrivi! Complimenti!!
Simone
Mi
complimento per il suo sito che da la senzazione piacevolissima di
comunicare con vecchi amici…
…Certo di un suo cortese riscontro, La raggiungo con cordialissimi saluti.
Ago Clemente
Gent.mo Ing.
Scarpa
mi sono imbattuto per caso
nel suo sito e scartabellando tra "consigli", "suggerimenti"
e "chiacchiere" ho apprezzato molto lo spirito e la semplicità
della sua iniziativa che trovo lodevole e utile….
…Complimenti per il suo
lavoro cordiali saluti
Massimo Lopez
Caro Ing.
Scarpa,
La fine
d'anno si avvicina e sento il bisogno di ringraziarla per le sue "
chiacchere mensili" che attendo ogni mese quasi con ansia. Sono sempre
interessanti, ma quest'anno penso che "the winner is ....." il mese
di giugno!..
…Con i più
cordiali saluti
Italo
Masotti
Salve ho letto, solo da poco il suo articolo sull'osmosi
(grazie, veramente illuminante).
Our revoir
Alex
Ingegnere carissimo
buonasera, mi scusi per " il carissimo " ma, dopo tre anni
in cui leggo i suoi articoli mensili, che attendo sempre con grande curiosità (
ho appena terminato di leggere una storiella sugli ancoraggi ), ritengo quindi,
se me lo permette, di potermi annoverare tra i suoi amici.
Le invio
questa mia e-mail unicamente per ringraziarla per i suoi consigli ed
insegnamenti che in questi ultimi anni mi sono stati molto utili. Quindi per
poter imparare qualche cosa sulla navigazione in mare, ho iniziato a cercare in
internet dove ho trovato il suo sito dal quale non mi sono più staccato (
memorizzato tra i preferiti !!!! ). Grazie ancora per tutti i suoi consigli,
sono due stagioni che trascorro i 15 giorni di ferie in Croazia dove posso mettere
in pratica i suoi insegnamenti.
Grazie
ancora con stima e affetto la saluto
Maurilio
Bertoldi
Volevo complimentarmi con
te per l’articolo di aprile 2013 “Il sentierino delle unjie” : ti sei veramente
superato combinando la descrizione della bellezza dell’isola di Unije
agli ispirati versi di Montale.
Grazie!
Ciao Davide
Buongiorno Ingegnere,
le scrivo per complimentarmi riguardo i suoi
"Articoli e Chiacchere" sempre molto interessanti tecnicamente e allo
stesso tempo attuali al nostro navigare italico…
…Buon Vento
Andrea Citeroni
Egr Ing
Scarpa,
scrivo
dalla provincia di Bari…
…Un
saluto anche ai suoi amici di "frociera 2011" ed un grazie per aver
scritto cose di mare tenendo i piedi ben saldi per terra
Gigi Papagni
Salve
Marco...
mi sono "incagliato" sul tuo sito e faccio fatica a lasciarlo...
E spero tu non smetta di pubblicare....
Ciao e grazie
Dario
Gentile Ing.
Marco Scarpa,
chi le scrive
è un novello aspirante velista di "soli" 46 anni di nome Lorenzo
Giampieri.
Sono di Roma
e, nonostante la sua vicinanza, l'unico modo in cui ho concepito finora il mare
è stato quello di starmene in spiaggia a prendere il sole, sorseggiando una
bella birretta e concedendomi di tanto in tanto qualche bagnetto rinfrescante,
magari con la maschera indossata per individuare quel poco che la torbida acqua
di Ladispoli riesce a svelare.
Mi reputo
tuttavia un viaggiatore, o meglio esploratore: nella vita ho investito tutto
ciò che le mie scarse entrate riescono a concedermi in viaggi più o meno
avventurosi, sempre via terra o aria, arrivando a scalare cime tra le più alte
esistenti, attraversando deserti, addentrandomi in foreste pluviali più o meno
accessibili e giungendo, con molte peripezie, a vedere molte altre amenità che
questo meraviglioso pianeta offre.
Ebbene, un
paio di anni orsono mi trovavo a ramponare sui ghiacciai della Patagonia
argentina quando mi sono imbattuto in una coppia, anch'essa di Roma. Dopo
qualche ora trascorsa insieme a condividere tale straordinaria esperienza,
salta fuori che i due possiedono una barca a vela, per l'esattezza un Alpa
11,50 degli anni '80 (l'ho appreso successivamente dal momento che all' epoca
avrebbero potuto parlare anche di una barca Soyuz senza che io avessi nulla da
eccepire).
Una volta
tornati in patria abbiamo mantenuto i contatti e l'estate dell'anno seguente,
la scorsa, mi hanno invitato a trascorrere qualche giorno di crociera con loro
nel Peloponneso greco.
Caro Marco (se
posso permettermi) non riesco nemmeno a trovare le parole giuste per
descriverle che esperienza strabiliante sia stata. Una rivelazione che, da
perenne cercatore di bellezza, mi sono maledetto di non aver mai considerato
prima!
Una volta
tornato, in preda all'ebbrezza dell'intensa emozione provata, mi sono iscritto
ad un corso di vela ed a quello per il conseguimento della patente nautica,
ovviamente (ormai si sarà capito il piglio con cui affronto le cose), senza
limiti. Se tutto va bene dovrei sostenere l'esame entro la fine di febbraio.
Inutile dirle
che, sempre in preda all'illuminazione, ho iniziato a girare per la rete in
cerca di informazioni, consigli e nozioni utili allo scopo, fino ad approdare
sul suo sito. L'ho letto tutto come un avvincente romanzo ed è in cima alla
lista dei miei preferiti. Mi trovo ogni inizio mese ad attendere il suo
articolo con la medesima trepidazione con la quale da piccolo attendevo
l'uscita di Topolino.
Mi piace il
suo linguaggio, la sua grafica, la semplicità con la quale riesce a rendere
accessibili, ad un ignorante come me, concetti complicati, indice del fatto
che, contrariamente a molti altri che si riempiono la bocca di termini
altisonanti senza averli realmente compresi, lei ha capito perfettamente ciò di
cui scrive e riesce a trasmetterlo in modo completo ed efficace. Mi piace la
sua filosofia ed il fatto che lei trasmetta le sue conoscenze senza chiedere,
da gran signore, nulla in cambio se non una email o una telefonata di
ringraziamento. Ebbene eccola!!!!! Questa è la mia comunicazione per esprimerle
tutta la mia più profonda ammirazione per l'uomo, per il navigatore e per il
grande divulgatore che dimostra di essere.
Probabilmente
non avrò mai una barca di mia proprietà ma se mai riuscissi ad avere i fondi
per farlo lei, e nessun altro, sarebbe il mio perito e spero, un giorno, anche
mio amico, ne sarei davvero fiero e felice.
Grazie Marco,
con tutto il cuore.
Un grandissimo
abbraccio a lei ed un caro augurio di buon anno alla sua signora nonché agli
amici frocieristi
I brani che precedono sono stati estratti dalle lettere che
mi sono arrivate in questi anni.
Per la verità ne ho riportati solo alcuni (ed anzi mi scuso
con chi ho tralasciato); mi sono utilissimi perché attraverso di essi forse ho
capito come mai in tanti mi scrivete da anni con lettere pieni di apprezzamenti
per questo mio piccolo e modestissimo sito.
Sapere che questo mio lavoro induce “la medesima
trepidazione con la quale da piccolo attendevo l’ uscita di Topolino” è un
fatto bellissimo che mi riempie di orgoglio.
Ogni volta che apro il web per cercare qualcosa
relativamente a un argomento di nautica resto impressionato da quanto materiale
si trovi, da quante immagini, da quanti filmati, da quante istruzioni, da
quante opinioni, da quanta ricerca, da quanti personaggi, da quante emozioni,
da quante condizioni estreme, da quante prestazioni, da quanta velocità,
qualche volta anche da qualche turpiloquio…
Poi vado a vedere e a rileggere la pagine di quanto ho
pubblicato in questo mio sito e resto di stucco !..
Scopro la sua “veste editoriale” che pare un saio francescano,
i suoi filmatini miserabili che paiono dei mini-spot pubblcitari, le sue foto
parsimoniose che paiono attaccate con lo scotch, il testo così…così…
Già, il testo.
Mi sono accorto che proprio il testo, in effetti, parla
poco di nautica e più che altro parla del comportamento da tenere in barca.
Però mi sono anche accorto che quasi nessuna delle cose che
leggo in giro nel web e nelle riviste mi serve quando navigo,
perché quando io navigo ciò che mi serve è proprio
il sapere
come comportarmi; probabilmente anche a voi succede la stessa cosa.
Quanti di voi partecipano ad una regata intorno al mondo
? Credo nessuno.
Quanti di voi passano parte delle ferie in barca con la
famiglia ? Credo quasi tutti.
Così nessuno di voi avrà mai la possibilità di viaggiare su
uno scafo in fibra di carbonio da 60 piedi che plana a 20 nodi per giorni e
giorni in compagnia di un equipaggio di forzuti trentenni.
Mentre tutti voi hanno la possibilità di starsene su una
barca di 30 piedi per ore sotto il sole a 5 nodi insieme a moglie e due figli
più o meno piccoli.
L’ egoista è fortissimo quando è solo, ma gli altruisti sono
imbattibili quando sono in un gruppo.
L’ equipaggio di una barca è un gruppo, se non lo è il
comandante deve far di tutto per farlo diventare; il che significa che se in
mezzo c’è qualche egoista (o tendente ad esserlo), compito del comandante è
farlo uniformare all’ altruismo altrimenti questi sarà condannato a starsene da solo e
quindi ad essere di ostacolo (e a sbarcare ben presto)….
I casi in tal senso sono innumerevoli e se avrete a che
fare con qualche persona che vi è stata coinvolta vi sentirete dire pressappoco:
“Ah, che brutta esperienza… rovinarmi le ferie per restare assoggettato a tutte
quelle regole e segregato insieme a delle persone così antipatiche!”
Domanda spontanea: come fare ?
Un gruppo funziona meglio quanto più vengono distribuite delle
responsabilità a ciascuna persona.
Tanto meno si fa questo (allorquando cioè il comandante
assume a se’ tutti i compiti) tanto più il gruppo tende a disgregarsi perché
ciascuno pensa alla propria individualità e la fa emergere.
Quindi, per portare qualche esempio, la sicurezza a bordo
va gestita e distribuita a tutti i membri dell’ equipaggio.
E’ chiaro che l’ eventuale ordine di “abbandono della nave”
spetta al comandante, ma a ciascuno deve essere affidato un compito ben
preciso: Michele aiuterà il comandante a gettare a mare la zattera, Elisa
raccoglierà le giacche di salvataggio per tutti e il VHF portatile, Marzia si
occuperà delle provviste (definire quali), Ugo delle bevande e dei segnali di
soccorso, Franca dei sacchi a pelo o delle coperte.
In particolare se Elisa fosse la più egoista del gruppo è
propri a lei, con la raccolta delle giacche di salvataggio, che deve esser
affidato quel compito assolutamente altruista di salvaguardia della vita di
ciascuno, mentre se Michele fosse il più dotato fisicamente è proprio a lui che
deve essere affidato il compito più gravoso della movimentazione della zattera.
Naturalmente (e auspicabilmente) durante una giornata di
navigazione o durante una crociera non è detto che debbano svolgersi le
operazioni di abbandono della nave, quindi la ripartizione dei compiti e delle
responsabilità va comunque attuata anche per le occupazioni quotidiane di
routine.
Compito del comandante è fare un elenco di tutte le
operazioni che occorre svolgere in una barca, dopodiché ciascuno sceglierà di
che cosa occuparsi secondo la sua indole.
Trovo anche non corretto affidare il più o meno ingrato
compito di gestire la cucina ad una sola persona: innanzitutto perché è uno dei
compiti più gravosi da svolgere a bordo, poi perché stimola molto l’ entusiasmo
e la fantasia delle persone che vi possono trovare molta soddisfazione.
Ho verificato inoltre nella mia vita che le persone tra le
quali esiste poca intesa se messe a lavorare insieme in una attività
difficoltosa scoprono delle affinità reciproche che le fanno andare molto più
d’ accordo. (Frase lunghissima senza virgole, ma efficace).
La condivisione di un impegno gravoso (soprattutto in
ferie) prelude in genere sempre a ciò che viene definito “spirito di corpo”;
questo è una sorta di alleanza e di soddisfazione reciproca per “avercela
fatta”, per essere riusciti a fare e a dare qualcosa in più rispetto agli
altri.
Lo spirito di corpo aiuta molto ad andare d’accordo e ad
apprezzare quelle doti altrui che precedentemente venivano considerate come dei
vizi.
Ho notato anche che i bambini (o più in generale i giovani)
dimostrano sempre una carica e una voglia di esser utili e di imparare nettamente
superiore agli adulti; ma poiché questi fattori sono insiti anche in qualche
adulto, perché non sfruttarli ?
Questi pochi consigli non sono così tanto ovvi come paiono:
è molto più semplice montare un GPS nuovo che mettere in pratica accorgimenti
per le dinamiche di gruppo.
Portare però a termine in barca una convivenza di più
giorni con un piacevole ricordo reciproco è una esperienza tra le più belle che
si possano vivere…Persino i paesaggi e il contatto con la natura assumono dei
connotati più veri e indimenticabili se il clima è sereno, quindi bisogna far
di tutto per riuscirvi.
Piuttosto di uno strumento elettronico nuovo quindi, fatevi
regalare per il compleanno un libro di psicologia di gruppo….
Ce n’è sempre più bisogno, anche in famiglia !
Pensate che se riuscissimo in famiglia ad essere tutti dei
decenti psicologi, il nostro mestiere di genitori non produrrebbe più fanatici
che se ne vanno in giro per il mondo a fare a pezzi le persone indifese, o a
compiere stragi sui marciapiedi delle nostre città, o a fare a pezzi i genitori
per comperarsi la droga, o a sparare a mogli e figli e poi ammazzarsi….
E questo, consentitemi e se non me lo consentite non importa, è enormemente più importante che dedicarsi ai
timoni in carbonio !