Buongiorno Ingegnere.
Mi permetta prima di tutto di rinnovarle i complimenti per il suo sito,
che,
sebbene zeppo di informazioni tecniche, possiede una prosa ed un pathos
capace
di catturare l'attenzione del lettore: è un abbinamento
difficile da trovare. Dicevo "rinnovare" perché già
in passato Le ho chiesto consigli
(approfondimento di alcune delle Sue Lectio Magistralis).
Farò (con il Suo permesso) lo stesso oggi: ho individuato un Comet 333, barca
della stessa matita del Suo Comet 12, che vorrei acquisire visto il prezzo
molto interessante.
Mi piacerebbe sapere il Suo giudizio complessivo sulla barca, se la conosce, ed
in particolare porle il seguente quesito: l'albero è stato interessato ad una
evidente corrosione galvanica (foto in allegato).
A me non sembra grave e profonda e vorrei procedere (dopo l'acquisto) ad una
"spazzolatura" dell'ossido, stabilizzazione con primer epossidico e
valutare un eventuale rinforzo interno con manicotto ad hoc.
Lei cosa ne pensa a proposito?
Per esempio, devo aspettarmi
altri problemi su altre zone, ora occulti ?
Aggiungo che la barca è fuori acqua da 2 anni.
La ringrazio anticipatamente di un Suo cortese riscontro.
A presto.
Un collega
P.S.: La prego, lasci perdere gli infausti propositi di smettere di pubblicare.
Ci lascerebbe in balia delle pubblicità del Giornale della Vela!!!!
Ho
naturalmente risposto al collega che mi ha chiesto di mantenere l' anonimato esprimendo il mio giudizio sia sul Comet
333 che sulla corrosione dell’ albero in alluminio.
La presenza di
corrosione dell’ alluminio si ha quando c’è contatto diretta tra Al e Acciaio
(attraverso piastre, bulloni, martelletti delle sartie) in quanto l’ Al fa da
anodo; in parole molto povere significa che mentre l’ Acciaio rilascia
elettroni, l’ Al rilascia protoni (cioè si disintegra).
Questo fenomeno ben
noto (vedi articolo di Settembre 2012) si ha se i metalli sono più o meno in
soluzione, vale a dire che occorre vi sia presenza di acqua (non distillata) e
che sia quantomeno a contatto con entrambi i metalli.
Se i metalli invece
sono a contatto ma se ne stanno all’ asciutto, si genera solo una migrazione di
elettroni alle loro due estremità creando una piccola (e innocua) differenza di
potenziale.
La corrosione può
accadere se il piede dell’ albero resta per lunghi periodi immerso nell’ acqua
in sentina, o se i bulloni lungo l’ albero stanno a lungo bagnati di acqua con
una certa percentuale di sale.
Quindi tenere la barca
asciutta e far di tutto perché lo sia è la prima regola d’ oro per mantenerla
in salute in ogni sua parte: chi possiede una barca deve per forza amare l’ acqua, ma
solo se questa sta al di fuori della barca.
Ma non è per questo
motivo che pubblico la lettera del mio collega ingegnere; il motivo, anzi i motivi,
sono altri e se vogliamo sono più personali.
Innanzitutto
scrivendo ciò che scrivo non ho mai considerato la prerogativa “della prosa e
del pathos” come motivo di interesse in un sito che dovrebbe raccontare cose
utili per la nautica da diporto; ovviamente ciò mi fa comunque doppiamente
piacere.
Per
quanto riguarda poi le “Lectio Magistralis” beh, ringrazio
molto il collega, ma io mi considero molto ignorante in molte cose e
quindi non all’
altezza di tenere dei corsi da “magister” né di
essere considerato tale.
Ho
tenuto diverse relazioni (e più o meno anche delle lezioni) in svariati
incontri che ho avuto con pubblico molto eterogeneo, ma il mio essere
apprezzato è dovuto più alla mia ecletticità e vivacità nel saltare da un
argomento all’ altro piuttosto che alla mia cultura e capacità di approfondimento,
aspetti nei quali sono scarsino.
Probabilmente
faccio una discreta figura perché la concorrenza è molta (tanti parlano,
scrivono e/o vengono intervistati) ma il livello e la veridicità di ciò che
viene affermato sono spesso assai scarsi.
Ormai molto spesso leggo o seguo esperti che propongono soluzioni
tecnologiche nuove o applicazioni con nuovi materiali o aggiornamenti
normativi facendo uso di parole tratte dalla unione di lingue
diverse, talvolta coniando vocaboli incomprensibili, spesso non dicendo
nulla di nuovo, e quasi sempre concludendo con un risultato
completamente estraneo alle realtà o alle necessità di
tutti i giorni.
La
cosa che invece trovo sacrosanta è contenuta nel P.S. finale
della lettera: lasciare chi legge “in balia della
pubblicità”….
Ecco,
qui ho qualcosa da dire.
Molti
(soprattutto anche mia moglie) mi hanno rimproverato di non inserire il mio
sito in un circuito pubblicitario, affermando che con 2500 visite mensili (circa
il mio standard) farei qualche soldo.
Ebbene,
la mia risposta è sempre la stessa: perché rovinare un giocattolo con cui mi
diverto e che fa divertire anche gli altri?
Perché
imbottire di pubblicità un panino se è già buono così com'è solo con un po’ di
sale?
Così,
caro collega, nel ringraziarla ancora per i suoi apprezzamenti le
confesso che la sua lettera con il tema della corrosione dell’ alluminio mi ha
fatto venire in mente una faccenda sulla quale vale la pena di soffermarsi un
po’.
Trattasi
dei vizi nella compravendita delle imbarcazioni.
Non
voglio certo qui farne un elenco, ché ‘un avrebbe proprio senso dato che di
vizi ce ne possono essere moltissimi e ogni barca rappresenta un caso a sé.
(Mi
piace molto usare il "ché " alla toscana, mi ricorda Pinocchio di Collodi e il
Giornalino di Gian Burrasca di Vamba).
Vorrei
piuttosto soffermarmi sull’ atteggiamento delle persone, o meglio dei
protagonisti, durante una compravendita.
-
Nel caso più semplice i protagonisti coinvolti sono il venditore e l’
acquirente.
-
Può capitare ci sia anche un broker.
-
Può capitare ci sia anche un perito.
-
Può capitare anche ci siano due avvocati, due periti di parte (CTP), un perito
nominato dal tribunale (CTU) e un giudice o più giudici.
Non
ci vuole un premio Nobel per capire che il contratto più vantaggioso è
semplicemente quello in cui non ci sono spese inutili accessorie e i tempi sono
istantanei.
Questa
condizione si avvera solo nel primo caso in cui ci sia completa onestà da
entrambe le parti.
E’
questa una evenienza difficile?
Mmm,
sì e più spesso di quel che si creda.
Infatti
generalmente chi compra e chi vende ricorrono al Broker il quale però, pur essendo
dotato di una certa professionalità, non è in grado di garantire una perizia
firmata...
..E
la firma in una perizia ha il suo valore, anzi di più: direi proprio che una
perizia senza firma non ha alcun valore.
Sulla
buona fede di chi vende voglio raccontare la seguente storiella (proprio vera).
In
questi anni di attività nel settore mi è capitato in tre diverse occasioni (sia
nel caso fosse presente un Broker o meno) il fatto seguente.
Il
potenziale acquirente (mio cliente) mi contatta dicendo che ha individuato la
barca dei suoi sogni; dichiara che ha già preso accordi con l’ attuale
proprietario e mi chiede un preventivo e la mia disponibilità ad eseguire una
perizia; mi chiede che cosa io esamini durante la perizia.
Gli
invio la seguente scheda che contiene sinteticamente ciò che vado ad esaminare:
SCHEDA ATTIVITA’ PERIZIA
Per eseguire una
perizia completa ho bisogno di poter visionare la barca sia in acqua che all'
asciutto, quindi occorre prenotare la gru (o il travel-lift) ed è opportuno che
tra il potenziale acquirente e l' attuale proprietario sia stipulato un accordo
sulla suddivisione delle spese dell' operazione.
Per il controllo dell'
osmosi faccio dei saggi non distruttivi sul gel-coat (scratch-test, in pratica
raschio in alcuni punti gli strati di anti-fouling) e ne esamino la superficie:
per questa operazione la barca può stare sulle cinghie, non è necessario l'
invaso ma è necessario il permesso da parte dell’ attuale proprietario.
Poi procedo all' esame
dei passascafi, dell' attacco chiglia-scafo, degli zinchi, dei giochi dell’ asse
di trasmissione e del timone.
Esamino l' opera morta,
eventuali delaminazioni della coperta, gli attacchi delle lande, l' alberatura,
le condizioni delle sartie e delle attrezzature e delle manovre correnti di
coperta.
Esamino tutti i
documenti di bordo e, se presenti, le dotazioni di sicurezza.
All' interno esamino le
tracce di umidità o di acqua in sentina e intorno agli oblò e agli osteriggi,
nonché le condizioni degli arredi e degli attacchi delle lande
Con la prova di
navigazione verifico il funzionamento dell' attrezzatura velica nel suo
complesso, degli impianti presenti, di motore e invertitore a diversi regimi.
Per il motore ho
bisogno al mio arrivo che esso non sia stato messo in moto, riesco così a
valutarne la fumosità allo scarico a freddo, l' avviamento e le condizioni
dell' olio presente.
In ogni caso mi può
trovare al 349 3628975.
Egli concorda quindi con
il potenziale venditore (l’ attuale proprietario) data e luogo per varo e
alaggio e gli invia la scheda per conoscenza.
Il potenziale venditore
subito gli comunica che non intende più vendere.
Bello no ?
Diciamo quantomeno
curioso ! Un cambiamento
repentino di intenzioni appena saputo che cosa io andassi a verificare….
Altre volte mi è successo,
in veste di CTU (il consulente del giudice), di assistere al duello a distanza
da parte dei due CTP sul “difendere le posizioni dei rispettivi clienti”.
In un procedimento
giudiziario i Consulenti Tecnici di Ufficio e di Parte non sono e non
dovrebbero trasformarsi in avvocati, nel senso che sono chiamati dal giudice e
dai due legali di parte per aiutare a fare chiarezza su quesiti tecnici.
Il loro compito non è
quello di farsi la guerra ma quello di aiutare giudice e contendenti a trovare
la via di uscita più veloce e meno dispendiosa possibile (che più o meno
significa la stessa cosa) per addivenire all’ accordo.
Ogni secondo di tempo
sprecato perché fuorviante dall’ accordo è sempre a svantaggio di entrambi i
contendenti (cosa che, mi permetto di dire, qualche avvocato invece persegue…)
Eppure, anche i CTP ci
cascano!
Pertanto quando un
cliente mi contatta per la prima volta consiglio sempre vivamente di
sottoscrivere una scrittura privata (atto reciproco di promessa di
compravendita di cui riporto alla fine di questo articolo una versione
semplificata) prima di intraprendere qualsiasi forma di sopralluogo, esame o
perizia.
Non è solo un documento
che poi può diventare l’ atto di compravendita vero e proprio, è anche una
scrittura che svela, se esiste, mala fede da parte di una o di entrambe le parti.
Nella promessa
reciproca non sono solo definiti il prezzo e l’ oggetto del contratto (barca,
dotazioni e accessori), ma anche la presenza del perito, le modalità e la
ripartizione delle spese del varo e dell’ alaggio, la riuscita dell’ affare
salvo buon esito della perizia, le possibilità di recessione nel caso di
riscontro di vizi pregiudizievoli per la navigazione, la determinazione di un
nuovo prezzo nel caso di riscontro di vizi non pregiudizievoli per la
navigazione.
In tutti questi anni ho
eseguito un centinaio di perizie assistendo altrettanti clienti e tutto è
sempre andato in porto seguendo lo schema precedente.
Ovviamente non è
necessario che venga chiamato in causa il perito e/o il Broker….Come già
sottolineato anche la sola presenza delle due parti può portare in porto l’
affare, ma la scrittura privata è consigliabile venga sempre fatta e
sottoscritta, anche se non registrata.
PROMESSA RECIPROCA
DI COMPRAVENDITA – SCRITTURA PRIVATA
Tra i sottoscritti:
DATI VENDITORE
DATI ACQUIRENTE
Si conviene quanto appresso riportato:
il signor VENDITORE
proprietario di una imbarcazione/natante a vela/motore
denominata …..
iscritta ai R.I.D. al n° ……
motorizzata con motore …..
mod……
n° matricola……
promette di vendere
al signor ACQUIRENTE
che promette di
acquistare
l’ imbarcazione/natante sopra definito alle condizioni
e con le modalità seguenti:
1. il bene si intende a corpo nella sua totalità, libero
da ipoteche e vincoli, pesi ed oneri che ne possano limitare la disponibilità
ed il godimento, nello stato di fatto in cui si trova e giace;
2. il prezzo viene concordemente convenuto in Euro …….. ;
3. nel prezzo sopra indicato sono compresi tutti gli
accessori e le dotazioni di cui alla scheda allegata e controfirmata;
(compilare scheda)
4. la compravendita sarà ritenuta a buon fine solo in
seguito ai risultati della perizia effettuata da persona indicata dalla parte
acquirente; nel caso detta perizia riscontri vizi o difetti sanabili il prezzo
convenuto potrà essere ritrattato; nel caso i vizi o difetti fossero ritenuti
pregiudizievoli per la navigazione la parte acquirente potrà ritenersi libera
da ogni promessa di acquisto e potrà ottenere la restituzione di quanto versato
a titolo di anticipo;
5. le spese di alaggio e varo verranno: equamente
ripartite tra le due parti indipendentemente dall’ esito della compravendita;
OPPURE saranno a carico della parte venditrice se la compravendita non andrà a
buon fine e a carico della parte acquirente se la compravendita andrà a buon
fine;
6. gli effetti attivi e passivi saranno decorrenti dalla
data di consegna, gli onorari e le tasse inerenti l’ eventuale passaggio di
proprietà saranno a carico della parte acquirente;
7. l’ utilizzo e/o la custodia del bene fino alla data
della consegna saranno sotto la responsabilità della parte promessa venditrice,
che è obbligata a mantenere il tutto nello stato in cui attualmente si trova;
8. le modalità di pagamento al prezzo di cui al punto 2
vengono così stabilite:
Euro ……………….. che la parte promessa
acquirente provvederà a versare direttamente alla firma della presente
scrittura privata o ad accreditare presso……. ;
Il saldo al momento del formale
trasferimento del bene presso lo studio notarile
di…..
OPPURE al
momento della consegna del bene.
Letto approvato e
sottoscritto in ……..
il……
La parte promessa venditrice La parte promessa acquirente
Concludo
quesa pagina con un filmatino (come sempre in formato molto ridotto per
non appesantire di bytes i vostri computer); è una pausa tra
l' artigianale
e il sentimentale che però mi auguro possa significare
molto per voi, alla faccia dei super-esperti tecnologici di cui sopra.
In tutti questi anni di tanti incontri con clienti, con broker, con
personale di cantiere, con colleghi, con mogli e con amici dei clienti, alla fine mi sono reso conto che
tutti coloro che rincorrono le complicazioni sono perennemente infelici....
Io ho sempre cercato la semplicità, soprattutto nella
barca e nella navigazione: questo mi ha sempre fatto raggiungere
soddisfazioni, passare momenti molto belli e - finora - mi ha
sempre fatto uscire da situazioni difficili e tornare a casa....
ché, trattandosi di navigare in mare, non è cosa da poco.
Quindi a tutti consiglio vivamente di preoccuparsi del funzionamento e
dell' integrità delle cose essenziali....talvolta il resto può
trasformarsi solo in una perdita di tempo!