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AGOSTO 2022

IL COMMIATO

 

OVVERO UNA PROPOSTA DI LEGGE SULLA NAUTICA DA DIPORTO CHE POTREBBE ANDARE 

BENISSIMO ANCHE PER LEGALIZZARE LA RACCOLTA DELLE PATATE,  

OPPURE UNA PROPOSTA DI LEGGE SULLA RACCOLTA DELLE PATATE CHE POTREBBE ANDARE 

BENISSIMO ANCHE PER LEGALIZZARE LA NAUTICA DA DIPORTO.

 

Sono talmente giunto ad un livello di saggezza nella mia vita che la mattina quando mi sveglio sono sorpreso di me stesso: ormai non mi ritengo più alla pari di quei solerti professori universitari che, spalleggiati da qualche politico ignorante, ci elargiscono il loro sapere a suon di norme involute e cretine fatte apposta per rovinarci le giornate e per farci tartassare dalle multe, oh no!
Ormai la mia saggezza sta diventando così limpida e compiuta da gareggiare con quella di Buddha o di qualsiasi altra divinità.
Così oggi ho pensato di lasciarvi una proposta di legge non tanto per dimostrarvi il mio valore, quanto per elargirvi ancora una volta di un mio dono affettuoso.
E’ una proposta serissima, così seria che quando l’ ho pensata e scritta mi sono venute le lacrime agli occhi.
Vedete, so bene che la libertà è quel concetto basilare di vita cui tutti aneliamo e so anche bene che sono rarissimi coloro tra voi che riescono a raggiungerla.
Qualcuno tra voi ci riesce, e me ne compiaccio, ma molti tra voi una volta raggiunta immediatamente la perdono.
La maggior parte, purtroppo, la desidera ma non l’ otterrà mai.
Ciò avviene invariabilmente quando si idolatra il dio danaro e in suo nome si accetta un qualsiasi compromesso; la maggior parte delle volte si tratta di una semplice prostituzione a livello politico del tipo: “pur di avere il posto di lavoro offro il mio voto a tizio”;
oppure di una accettazione di un ricatto del tipo: “pur di non aver fastidi dò ragione a caio, anche se è un delinquente”.
Ebbene in questo modo l’ assenza di libertà diventa palese: il vassallo si sottomette al prìncipe che lo governa; costui si impadronisce deviando il suo pensiero e insieme ne succhia le risorse.
Certo qualcuno di voi colto in fallo può giustificarsi obiettando che, se invece che essere un delinquente, il principe governa bene tutto ciò può essere vantaggioso.
Pur non essendo d’ accordo, perché la libertà di pensiero è comunque superiore a quella di azione (e il vassallaggio le impedisce entrambe) ho deciso di venirvi incontro: se proprio non riuscite a fare a meno di vivere da vassalli, la seguente proposta di legge vi servirà ad avere dei prìncipi (attenti all’ accento!) quantomeno migliori di quelli che avete avuto finora, e non è cosa da poco !
Non occorre che mi ringraziate, so di essere comunque sempre nei vostri cuori.
Iniziamo.

La raccolta delle patate, come l’ amministrazione della cosa pubblica, è una cosa importantissima ai fini del benessere di una società.
Non si può nemmeno immaginare quanti e quali vantaggi il popolo tragga da una retta amministrazione, dai tagli agli sprechi, dall’ efficienza dei servizi, dalla onestà dei governanti, dall’ altruismo disinteressato, ma soprattutto da una corretta raccolta delle patate.
E’ superfluo sottolineare che quest’ ultimo aspetto è realizzabile solo se le persone che lo devono governare ed eseguire abbiano le competenze e le capacità per farlo, ma il decidere quando raccogliere le patate, come raccoglierle - e soprattutto metterlo in pratica - sono aspetti fondamentali che dipendono assolutamente dall’ età delle persone.
L’ età è un fattore assolutamente determinante.
Se infatti un ragazzo può avere la schiena sufficientemente elastica da poter stare chino per ore sulla terra, non è detto che abbia anche le conoscenze e l’ esperienza sufficienti per sapere in quale stagione o con quale luna farlo.
Del resto se un ottantenne sa bene quando sia il momento di grufolare in cerca dei tuberi, non è detto che abbia anche la schiena e le ginocchia così ben lubrificate da poterlo fare.
E’ quindi sacrosanto che nella raccolta delle patate l’ età giochi un ruolo fondamentale.
A dimostrazione di quanto appena asserito, riporto il diagramma seguente che è frutto di una lunghissima ricerca iniziata all’ incirca nel 700 a.c. presso l’ Universitas Palatina e completata nel Massachusset Institute of Technology l’ anno scorso.
E’ una ricerca che è stata appena insignita del Premio Nobel per l’ Antropologia e il Buon Governo
(Anthropologic and Politic Good Administration of Departements) e, come tutte le cose ben fatte, le sue conclusioni sono di semplicissima lettura e chiarissima comprensione.  

 

Osservate, prego !... In questi anni vi hanno talmente abituati a leggere i diagrammi dell' andamento dei contagi che non troverete alcuna difficoltà a comprendere.

La riga BLU indica la capacità umana ad assumere informazioni e ad elaborarle durante la vita: per queste funzionalità, che gode di una brusca impennata dai 10 ai 20 anni, il massimo dell’ efficienza viene raggiunta intorno ai 33 anni, età in cui gli ebrei ricchi e potenti pensarono bene di far fuori Gesù, che evidentemente costituiva per loro un pericolo troppo elevato.
La riga AZZURRA indica la capacità umana a intessere relazioni per favorire l’ operatività, in una parola è ciò che viene chiamato “esperienza”: per questa qualità della persona il massimo dell’ efficienza viene raggiunto intorno ai 57 anni, poi vi è un progressivo e inesorabile declino …Vien da chiedersi cosa avrebbe combinato Gesù a favore degli ebrei poveri e sprovveduti se quelli ricchi e potenti l’ avessero lasciato fare almeno fino a 57 anni. (Probabilmente le conseguenze a livello di politica internazionale, che tradotto significa stragi umane, si sarebbero sentite fino ai giorni nostri con la coesistenza pacifica tra Ebrei e Palestinesi).
Tornando al commento dello studio di cui sopra, esso ci dice che al di là dei 33 anni il cervello non è più in grado di progredire oltre nell’ accumulo e nell’ elaborazione delle conoscenze.
Mentre al di là dei 57 anni il fisico e le terminazioni neuro-cerebrali iniziano un progressivo decadimento e non consentono più un ulteriore aumento dell’ esperienza.
Orbene, la somma di queste due curve è anch’ essa una curva, quella ROSSA, che indica il miglior compromesso che una persona nella sua vita può raggiungere.
E’ evidente che la situazione di massima efficienza globale si attesta tra i 40 e i 50 anni, né prima né dopo.

Questo è infatti il momento ottimale per raccogliere le patate.

Personalmente, e credo che condividiate questo mio sentimento, posso solo dispiacermi per chi è morto prima dei 40 e per chi ancora vive dopo i 50, ma i risultati della ricerca sono di una chiarezza e di una definizione implacabili.
Le conseguenze non possono essere altro che ovvie: un qualsiasi ordinamento costituito ove ci siano da prendere decisioni (vale a dire un governo, un’ azienda, un ufficio, una scuola, una cooperativa, un ente inutile, un partito politico, un dopolavoro, un’ associazione sportiva-ricreativa, una fattoria) deve avere alla guida persone comprese tra i 40 e i 50 anni.
E’ questa una “conditio sine qua non” se si vuole ottimizzare qualsiasi processo.
Infatti sono inimmaginabili e incalcolabili i danni provocati da ministri, parlamentari, dirigenti di aziende, consulenti bancari, professori universitari, primari ospedalieri, presidenti di associazioni e clubs ultra-sessantenni (di under-trentenni non ne conosco); il motivo è assai semplice: accanto alle deficienze evidenziate dalle curve del diagramma, in costoro permane infatti la certezza dell’ infallibilità e quindi la certezza della loro indispensabilità.

Più un presidente di un qualche cosa diventa vecchio e più si ritiene depositario della verità, a danno di tutte le validissime idee dei più giovani.
Un presidente gioca le sue carte infatti sul “prestigio personale”, concetto della durata di un attimo e assunto invece purtroppo dall’ opinione pubblica come eterno.
Pertanto anche un comandante di una unità navigante o di un ufficio marittimo deve essere soggetto a questa regola che propongo alla vostra attenzione di elettori ed elettrici.
Mi rivolgo pertanto a voi, o intelligenti contribuenti di ogni ordine e grado, chiedendovi quindi di fondare un partito con tale finalità statutaria: obbligo per le cariche pubbliche e private di essere affidate solo a persone con età compresa tra 40 e 50 anni; avrete senz’ altro il mio voto.
Io non posso più partecipare, perché ho superato e da un bel po’ i 60 anni.
Anzi, poiché anche chi scrive sui siti internet deve essere compreso in tale fascia di età a causa della sua profonda missione sociale, sono costretto a terminare la pubblicazione di “www.nauticautile” e a salutarvi.
Certo lo faccio con rammarico e nostalgia, ma certo ci sarà qualcun altro più giovane di me che mi saprà sostituire anche meglio.
Può essere stata un’ esperienza bella fin che volete (e per me è stata bella assai) ma, come disse il secondo ufficiale a Marco Ramius, comandante del sommergibile sovietico “Ottobre Rosso”, “E’ giunta l’ ora, comandante !”
Sì, è proprio l’ ora: un affondamento volontario è un buon metodo per sbarazzarsi di una barca; può contribuire infatti a ripopolare il fondo del mare dando rifugio a nuove specie ittiche e a sfasciare le reti a strascico che vi vanno a finire sopra.
Ed io affonderò questo sito !
E badate bene che non lo abbandonerò per ultimo, ma per primo.
Poi voi mi seguirete sulle scialuppe rimaste.
Se ancora ne saranno rimaste.
E’ l’ unico modo corretto che ha di comportarsi un bravo comandante, come ben abbiamo appreso studiando la Storia d’ Italia ove massicciamente viene messa in pratica la sacrosanta regola di “Chi pensa per se’ pensa per tre”.
Ovviamente, come tutti coloro che hanno superato la 50ina, in una circostanza del genere anch’ io presuntuosamente vi lascio un’ eredità.
E’ il seguente messaggio che conto resterà sempre scolpito nei vostri cuori :

“Insaporita e inutil senza patate la vita scorre
ché, come bestie, l’ istinto a ragion fa anteporre,
ma patata ben coltivata e ben colta sì tanto vale
che buona è per se’ e non abbisogna de lo sale”.

Eh, Dante è sempre Dante !    Ci hanno provato anche al Massachusset Institute of Technology a copiarlo 
per non parlar dei Gapponesi, degli Indiani, dei Cinesi e pure dei Russi 
"MA 'UN CI SON ANCORA RISUCITI !"

Ricordate: se ben coltivate non abbisognano del sale....
Le vostre vite, grulli, non le patate !

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